giovedì 17 maggio 2012

Se Atene tornasse alla Dracma, sarebbe come se la BCE stampasse moneta per il resto d'Europa

Lo so: la psicologia vi farà tremare i polsi se un venerdì notte le Banche ateniesi convertiranno tutti i conti, oggi in Euro, in Dracme. Se verranno chiusi i bancomat. Se verranno messi i poliziotti in Banca. Sarà il panico, come quando vedemmo gli scatoloni di Lehman Brothers. E il giorno dopo, crollò tutto: e a Wall Street avrebbero voluto rimettere le lancette dell'orologio indietro di 24 ore, per evitare quello strappo, quella cesura troppa netta, quel taglio nella carne viva, che tanti lutti agli Achei avrebbe portato nei mesi a venire...

Lo so: la psicologia è un'altra cosa (l'effetto-contagio non va sottovalutato!). Ma la razionalità dice altro. Se Atene tornasse alla Dracma, sarebbe come se la BCE stampasse moneta per il resto d'Europa. Liquidità a go-go. Forse un po' di inflazione. Ma ossigeno per le banche europee. Forse fine del Credit-Crunch per le imprese.

Questa è la teoria?

Ovviamente SOLO SE i portoghesi non avranno una botta di panico, non temeranno di "fare la fine dei greci", non si precipiteranno in banca a ritirare gli euro, e così gli spagnoli, e peggio gli italiani...


Se non sarà un "panico a catena" - un effetto domino del patatrac, il ritorno di Atene alla Dracma, permetterà ai Greci di svalutare e diventare il paradiso delle vacanze: Partenone a 20 euro!

E per il resto degli europei, fiumi di euro - già stampati - (in barba alle restrizioni BCE che ahimè non è la FED) - che confluirebbero nelle banche europee, a salvare il salvabile del resto d'Europa. Rigore sì, ma senza austerity. No euro, no party?

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