sabato 9 marzo 2013

Wu Ming, chi scrive per Einaudi - Mondadori e poi dà del fascista agli elettori No Tav del M5S, è coerente?

Wu Ming dà patenti di democrazia e bolla come "potenziali" fascisti gli elettori del M5S. Li considera degli ingenui. Delle backdoor. Dei Trojan horse. O, se mai, utili idioti. Poiché chi scrive non ha votato M5S ma guarda con grande interesse a tutti i movimenti pro trasparenza e Open Dati, da sempre, trovo insopportabile l'accusa dei Wu Ming.

Chi ha fatto carriera dentro Einaudi, prendendo i soldi da Marina Berlusconi - potentissima donna d'affari secondo Forbes e Fortune, nonché primogenita di Silvio -, chi ha guadagnato cifre enormi - legittimamente e meritoriamente - lavorando con la casa editrice di MisterB., portando acqua (leggi: fatturato) al suo mulino, NON può dare bollini di democrazia a NESSUNO. Tanto meno agli anarchici, ai No Tav e ai cani sciolti che hanno votato il M5S. Come minimo pecca di scarsa coerenza.

(M.C.)

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