mercoledì 3 marzo 2010

Tra neomatriarcato e figli di papà: l'unica via d'uscita è la sana follia di Alice in Wonderland?

"Da tre anni più donne che uomini ottengono titoli di studio liceale, universitario e post-universitario. Entro il 2018 accadrà in tutte le facoltà, da lettere a ingegneria. Il declino del maschio sta alterando l'equilibrio tra i sessi, sta mettendo sotto pressione l'istituto del matrimonio". Ma se l'uomo perde terreno, la donna non avanza: «Le donne finiscono per accollarsi tutte le responsabilità, figli, casa, lavoro - dice Bradford Wilcox, docente in Virginia - non è il risultato che aveva in mente il movimento per l'emancipazione della donna». "Il neomatriarcato può innescare una spirale di povertà". Non è così che le donne americane avevano immaginato il proprio futuro. (Fonte: IlSole24Ore.com)

L'Ocse rivela intanto un record (negativo!) italiano: in un caso su due il reddito dei genitori influisce sulla vita degli eredi. Un genitore laureato è meglio di un'assicurazione sulla vita: "Da adulto, guadagnerà almeno il 20 per cento in più del figlio di non laureati". La sindrome del figlio di papà non tramonta mai? (Fonte: Repubblica.it).

Di fronte a un diluvio di notizie che inquietano (classismo nel Dna senza ascensore sociale... lancette all'indietro dell'emancipazione femminile...), vogliamo concludere con una nota di cauto ottimsmo. Da Alice in Wonderland del matematico Lewis Carroll in versione gotico-visionaria in salsa Tim Burton: "sarà Alice la padrona del proprio futuro, sarà ancora lei a salire su una nave alla volta dei mari ignoti della Cina"...
Ecco: un pizzico di lucida follia e paradossi matematici, per finire meglio la giornata :)

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