mercoledì 9 giugno 2010

L'Italia non è un paese per giovani. Ah, ma le crocerossine... altro che le veline!

"Questa mattina del lavoro d’archivio si occupa Libero, che in prima pagina dimostra come ai tempi di Prodi le crocerossine erano tutte brutte grifagne e tarchiate mentre ai tempi del Cavaliere sono diventate tutte bone sexy e slanciate. 'Berlusconi e il miracolo della Croce Rossa, in tre anni una metamorfosi totale'”. (Fonte: blog Politica Pop di Marco Bracconi su La Repubblica)

Non dubitavamo: meglio crocerossina che velina? In un paese dove le donne lavorano 12 anni più degli uomini (anche se in pensione finora andavano qualche anno prima: ma la cura familiare su chi ricade?), dove le donne se non sono avvenenti (e meglio se dicono sempre sì?) finiscono in serie C, dove la disoccupazione giovanile è a livelli di guardia: ecco in questo paese, del Digital Divide e del conflitto d'interessi permanente, le donne giovani e carine hanno un futuro. Nella Crocerossa. Come avveniva prima delle suffragette. Come ai primi del '900.

L'era Berlusconiana vuole riportare l'orologio biologico delle donne indietro di un secolo? Pare di sì.

Volontarie? Mah... La discriminazione sulle donne dell'era Berlusconiana è il fatto quotidiano più evidente. Altro che la discriminazione sull'età pensionabile: la UE dove ha gli occhi? Bene la pensione, ma ora la UE metta in mora l'Italia per i continui attacchi alle donne. O no?

Grazie Premier! Grazie per averci ricordato che dovremmo forse stare zitte, sorridenti, volontarie e volenterose. Non andiamo oltre per non deprimerci: anche perché la 42 non ce l'abbiamo più da 10 anni e per fortuna siamo fuori certe squallide classifiche :)

Solidarietà a Cecilia di Emergency!

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