mercoledì 16 giugno 2010

Porno femminista? Dirty Diaries, dalla Svezia con amore, potrebbe dare una lezione a Steve Jobs

Steve Jobs, che contro le sexy apps su iPhone e iPad sta diventando un manicheo (e non un femminista), potrebbe cambiare idea vedendo il film Dirty Diaries. Scrive Luisanna Benfatto sul Sole24Ore.com: "E' stato diretto da una donna, la regista femminista, Mia Engberg, girato da donne con il telefonino e finanziato dallo stato. Lo Svenvska Filministitutet ha contribuito alla realizzazione dell'opera offrendo a fondo perduto 500.000 corone (50.000 euro)".

Perché un porno al femminile? «I film porno sono sempre stati fatti dagli uomini per gli uomini, e mancava una pellicola che mostrasse una sessualità spinta dal punto di vista femminile, che non tenesse conto dell'età dei soggetti ripresi, delle performance, e di tutti quei criteri che vengono normalmente considerati nei porno classici "fallocentrici"».

Le pari opportunità, insomma, sbarcano anche al cinema a luci rosse. In Nord Europa: noi del Sud... le avremo mai?

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