Da un'analisi della società di consulenza Gi Group "quasi il 40% delle aziende non adotta part-time e forme di flessibilità per agevolare le madri lavoratrici". Solo il 10% è a conoscenza dell'articolo di legge che regola i finanziamenti per le forme di flessibilità in azienda.
"Ci auguriamo che il nostro dibattito contribuisca a gettare le basi per una semplificazione normativa che aiuti le imprese e le donne lavoratrici a contrastare il tasso di abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio (27%)", ha spiegato Anna Zavaritti, consulente di Gi Group per il progetto Moms@Work. Ma a Milano sono presenti "realtà virtuose", che "non considerano più il part-time come unico e privilegiato strumento".
Dai dati Ocse; in Italia le lavoratrici con un part-time supera il 30%: una percentuale in linea con l'Europa, ma lontano dai Paesi Bassi, dove quasi il 60% delle donne lavora mezza giornata.
[Fonte: Reuters]
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