Una donna sa divorziare o lasciare il suo compagno con stile e senza drammi, figuriamoci se non saprebbe affrontare con creatività, talento e professionalità l'Exit strategy per uscire dal tunnel della crisi. Anche perché le donne sanno riconoscere le priorità, senza diventare schiave di imperativi (altrui), ma conciliando felicità, benessere, tempo libero, emancipazione, libertà e indipendenza, diritti e doveri, senza scendere troppo a compromessi e senza svuotarsi o allinearsi a "squadrismi estetici" (e non). Con il senso del futuro per figli e nipoti nel Dna, senza rinunce, molte donne sanno occuparsi "sia dello stato del mondo che del loro ombretto", senza scadere nella superficialità banalizzante, e si sono perfino "emancipate dal bisogno di dimostrare la propria dignità". Queste donne, con tutti i loro pregi e difetti, saprebbero dare qualche dritta per riagganciarsi alla ripresa? Provare, può essere utile.
Da leggere: L'ECONOMIA DELLE IDEE / La crisi è questione femminile (di Gianfranco Fabi).
"L'Italia resta il paese con una delle percentuali più basse d'Europa di partecipazione al lavoro delle donne. Ma se è vero che i problemi nuovi, come l'exit strategy dalla crisi, vanno affrontati con metodi nuovi, allora anche sul fronte del lavoro, dell'occupazione e della professionalità le strade nuove possono essere proprio quelle dei giovani e delle donne".
[Fonte: IlSole24Ore.com]
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