Ne è passata di acqua sotto ai ponti da Lessico Familiare di Natalia Ginzburg. Ora in Italia si parla un'altra lingua, soprattutto quando si parla di donne. Il lessico è diventato incivile, con le donne spesso il linguaggio usato è patriarcale (come se la donna fosse un orpello, una tappezzeria...) o infarcito di sottintesi hardcore o moralista (e neanche questo ci piace!). Un lessico inter pares non è possibile nell'era Berlusconiana?
Ecco un campionario di locuzioni nell'era del lessico incivile spa (non S.p.a., ma al tempo delle Spa xxx) apparse sui media tra il 2009 e il 2010:
L'utilizzatore finale: la vicenda è quella ormai nota delle ragazze invitate a partecipare a feste a palazzo Grazioli e a villa Certosa in cambio di denaro (l'avvocato del premier Silvio Berlusconi nonché deputato del Pdl Nicolò Ghedini si è poi scusato dell'espressione).
"Lei è più bella che intelligente": la famosa espressione è stata pronunciata dal presidente del Consiglio Berlusconi al telefono a una nota trasmissione Tv, contro il deputato Rosy Bindi.
"Ho parlato con Bertolaso, so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età": se una signora è di mezza età e non è una signorina, forse non può, ipso facto, commettere atti impuri? (Secondo questa stravagante, ma stringente logica...).
''Faremo un'eccezione per chi porta belle ragazze": le belle ragaze albanesi saranno le uniche ammesse in Italia negli sbarchi di clandestini.
"Quando vedo belle donne perdo il filo. Preferite così o quegli altri? Marrazzo per esempio?".
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