Nel 2050 il G7 non sarà più composto da Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Giappone e Canada: ma, udite udite!, da Cina, India, Brasile, Russia, Messico, Indonesia e Usa. Il Bric più un'altra manciata di emergenti.
Alla depressione degli europei, che rischiano di essere tagliati fuori dal "giro che conta", vogliamo contrapporre il sorriso ottimista della ventenne di Shangai: lei, che oggi lavora in fabbrica, sa che la vita sarà meravigliosa come in un film di Frank Capra; immagina (a ragion veduta) che nel 2040 il cinese di città avrà una ricchezza (media) doppia di quella del francese; lei non si preoccupa dell'invecchiamento della popolazione e dell'abbassamento del tasso di fertilità, che strangolano la Vecchia Europa; la sua cultura non è affatto rilassata, ma aspira a grandi cose e a un futuro migliore.
Ecco: invece di imparare dalle rifatte e decadenti Vip e starlette nostrane, guardiamo alla ventenne, sorridente, ottimista operaia cinese o vietnamita. Lei ha molto da insegnarci: sicuramente ha da impartirci una lezione di vita. Guardare al mondo con occhi nuovi e (parafrasando Neffa...) arrenderci incondizionatamente alla vita, all'amore e dire di sì... Alla sindrome dei Buddenbrook di Thomas Mann, preferiamo la "sindrome cinese": sorridente e positiva :)
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