domenica 2 settembre 2012

Eludo, ergo sum. La parabola di Romney (una lectio per Monti)

Non sappiamo se Mitt Romney, sull'onda della nostalgia per il neo liberismo selvaggio (Dio Patria e Famiglia in salsa repubblicana: Dollaro patria e famiglia), riuscirà a colmare lo svantaggio con il democratico, presidente in carica, Barack Obama, e se sarà il prossimo Presidente a stelle e strisce. Un nèo Ronald Reagan, anti tasse, anti Stato e pro WASP. Certo, tranne Condie Rice, l'assenza di neri alle Convention Repubblicane la dice lunga sul ritratto di America che i Repubblicani (dei Tea Party o di Wall Street) in fondo vorrebbero.
Ma su una cosa le destre di tutto il mondo sembrano unite: Eludo, ergo sum. La destra non ama le tasse, che fomentano lo statalismo assistenzialista. Amare le tasse - ammettiamolo - è uno sforzo intellettuale difficile per tutti, nonostante l'elogio del compianto Tommaso Padoa-Schioppa, perché pesca nelle nostre tasche, nel nostro atavico attaccamento per le ghiande (avete presente Scrat, Una Ghianda è Per Sempre, lo scoiattolo dell'Era glaciale?). Chi ti toglie (anche a fin di bene) la tua ghianda, per ri-distribuirla anche a chi non ha nulla, viene sempre visto come uno sgherro, un bravo, il lupo... Però le tasse sono il nostro patto con la società civile e la nostra contropartita per ottenere la civiltà: le tasse sono il balzello per evitare la deriva dell'Homo homini lupus. Le tasse sono il mezzo per vivere in società, offrendo a tutti una chance di pari opportunità (si spera solo che l'opportunità venga distribuita in ottica meritocratica). Chi evade o anche elude le tasse rompe questo "patto". Mitt Romney è un elusore fiscale? Se sì, dovrebbe ritirarsi dalla corsa. Certo al suo posto, correrebbe un certo Paul Ryan, il vero fautore della Reaganomics 2.0... E se vincesse Ryan, Hollande farebbe la fine di un certo Mitterand prima maniera. Ma la Storia non si scrive con i SE, e dunque, non ci resta che aspettare le elezioni. Obama (che finora ha deluso) saprà di nuovo stupirci, regalando alla sinistra di tutto il mondo un orizzonte più solidale?
(M.C.)

P.S.: Le tasse non vanno aumentate, anzi andrebbero riorganizzate per pesare meno sul lavoro e di più sulla ricchezza. Tuttavia per pagare meno tasse, non bisogna cedere all'elusione o al reato di evasione, bensì tagliare le spese. E non con l'accetta populista ed ideologica di Romney, ma con il bisturi di una vera Spending Review. Che salvi il Welfare, oggi soffocato da sprechi e ruberie. Orazio Carabini, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella hanno indicato la via: ora tocca al governo tagliare i rami secchi.

P.p.s.: Come uscire dalla crisi? Bernanke ha un'idea per combattere la disoccupazione. (La vecchia inflazione? Può essere, ma forse è meglio della stagnazione giapponese...)


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