giovedì 21 febbraio 2013

Pistorius, il femminicidio nell'era della Womenomics

Superomismo. Femminicidio. La gelosia che diventa ossessione di possesso. Il "caso Pistorius" attira i media per tanti motivi, ma in Italia - dove ogni 2-3 giorni circa è uccisa una donna in famiglia - la tragedia di Reeva diventa simbolica. In gioco è l'autonomia e l'autodeterminazione femminile in una società sempre più aperta, dove "monogamia e famiglia" sono in profonda crisi. E dove il Fattore D potrebbe strappare agli uomini l'ultimo Potere, il timone economico/finanziario, se verrà dimostrato la crisi economica è (anche) una deriva maschile. Uno tsunami finanziario ad alto tasso testosteronico.

Però non dispero. Vedo sempre più uomini che condividono non solo gli oneri e i piaceri della paternità. Che condividono anche le difficoltà e i successi della "carriera" della moglie/compagna. E che, magari, come Obama si danno il cambio: Michelle era una manager di alto livello, quando ha lasciato per consentire al marito di fare il Presidente. E, dopo, forse lei tornerà in carriera, e lui a fare il padre, e il conferenziere, chissà. Un modello di "mutuo scambio orizzontale" che ammuro davvero.

La "deriva maschile" può trovare un valido sostegno nelle mogli più open mind. 

Ricorda Marina Terragni: "'Il timore che (la fine del) patriarcato trascini nella sua caduta istituzioni ancora indispensabili all’ordine sociale più elementare, provocando caos o risposte reazionarie o resistenze sbagliate, è dunque fondato', scriveva 40 anni fa la filosofa Julia Kristeva. Lo scenario in effetti è proprio questo, e tanto vale tenerlo ben presente. La deriva maschile trascina tutt*."

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