venerdì 27 settembre 2013

L'urgenza delle riforme

Evasione da infarto. Le mancate liberalizzazioni (che hanno fatto sì che l'ingresso nell'euro corrispondesse a un pauroso rialzo dei prezzi, in un mercato chiuso senza concorrenza). I mali dell'Italia sono tutti arcinoti. E stranote sono pure le riforme da fare. Se non si fanno è perché remano contro molti italiani che pensano solo al loro orticello - come se mentre crolla il Paese, potessero salvare l'orticello coltivato in autarchica e solipstica solitudine!-. No: o si salva tutta o va in Default. Tutta.

Questa è in fondo la lezione di quell'Englishman a Roma che era Luigi Spaventa, colui che sfidò MisterB con aplomb britannico, ma stile graffiante romano. L'economista dalla schiena dritta che aveva intuito le ragioni della crisi finanziaria e i rischi del debito pubblico.

E ricordatevi: In Italia il Welfare va al contrario. Succede in Italia il paradosso di un'assistenza che aiuta i più ricchi e non chi ha bisogno.

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