mercoledì 21 settembre 2011

Tito Livio: Roma perde tempo, mentre la Grecia brucia

La "soluzione Zapatero", proposta da quel gran Signore e fine giornalista che è Sergio Romano, è l'unica via con cui Silvio Berlusconi può uscire a testa alta, senza affondare nella melma dei baccanali intercettati, dal tunnel del Paese-indebitato-a-crescita-zero che lascia in eredità ai suoi figli e nipoti. Un paese che metaforicamente assomiglia, ogni giorno di più, a Germania Anno Zero del grande Rossellini. Berlusconi non passerà agli annali come uno Statista: non lo è mai stato né lo sarà. Ma può ANCORA salvare il salvabile del Paese che in pubblico dice di amare, e in privato ha definito uno "sterco".

Tito Livio scriveva circa XX secoli fa "Roma perde tempo, mentre la Grecia brucia", e il Wall Street Journal ci ricorda le "parole fatali" dello storico romano, l'unico che per inciso rese omaggio agli etruschi.

Sì: Roma brucia miliardi e minuti preziosi sull'altare di un uomo, Silvio Berlusconi, che non è in grado di salvare l'Italia, perché - parole sue - fa "il Premier a tempo perso". Ma chi ha a cuore l'Italia e gli italiani sa che non c'è un minuto da perdere: il paese va salvato ORA. Il countdown è iniziato, e tardi sarebbe fatale. Perché - come riportavamo nei giorni scorsi- ogni secondo il debito cresce di 2.735 euro, ormai sta per sfondare il 123% del Pil (sopra quota 1.900 miliardi mentre il Pil da 1600 miliardi di euro non accenna a crescere, anzi, rischia grosso a causa del rallentamento delle economia occidentali).

E se il ministro Tremonti non riuscira' a vendere un pezzo del debito alla Cina (ma in cambio di cosa: Finmeccanica, Eni, Enel?), l'Italia dovrà pagare salatissimo il prezzo di 20 anni di baldorie. Il costo del teatrino "Panem et circenses" è un salasso: un debito individuale oltre i 31mila euro, compresi neonati e pensionati. Rienne va plus, les jeux sont faits!

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