mercoledì 3 ottobre 2012

...E la chiamano casta

Se mi cambiassero le "regole di ingaggio" solo nel momento in cui entro in partita, regole che mai sarebbero state sfiorate se io fossi rimasta in panchina, lontano dal campo, bè: qualche domanda me la porrei. Se poi la gente la chiama casta, non è perché fa antipolitica o perché il cuore batta per Matteo-iPhone5-Renzi. Ma la casta è lì, non scalabile e oligarchica, immobile e gerarchica, impietrita come una statua di sale.

Renzi: Perché ora?

Già, perché? Se Matteo Renzi ha l'appeal dell'iPhone5 o del Galaxy S III, la Casta si chiude a riccio per impedire al coraggioso fiorentino di vincere.

La casta è anti meritocratica per eccellenza: non è scalabile, non è contendibile, non premia chi non ne fa parte, è il più potente sistema di tecno-controllo esistente, dis-integra invece di integrare. Appunto, è una casta. Le oligarchie, tutte, mi irritano: se poi sono monopoli autoreferenziali od oligopoli da oligarchi, chiusi nella loro Fortezza Bastiani, non c'è storia...

Fonderà un suo partito/movimento per la Meritocrazia - Libero Mercato - la lotta alle Caste? Ora o mai più?

Senza tifare, vi chiedo: solo a me pare che il cambiare le “regole delle primarie” del PD giusto quando arriva a scompigliare i pronostici un qualsiasi Matteo-iPhone5-Renzi, sappia in fondo di Casta, di anti meritocrazia, di monopolio, di oligarchia, di partito non contendibile?

Volete vincere facile, eh?

Ma poi: Le Regole ad primariem del PD, sono o no la quintessenza del berelusconismo con le sue Leggi ad personam e ad aziendam?

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