mercoledì 27 luglio 2011

Il decalogo antistupro del Comune di Roma? SlutWalk!

Evitare le zone buie. Non indossare abiti appariscenti (un burka sarebbe perfetto). Tenere il cellulare a portata di mano per poter chiamare il 112 o il 113 subito dopo essere state stuprate. Prima sarebbe l'ideale, ma forse lo stupratore è rapido più dello smartphone.

Altre idee?

Capisco che in Italia la SlutWalk forse farebbe piacere al Premier, magari vestite da infermierine. Ma urge un rimedio contro il perbenismo retrogrado! Ma chi dice al Sindaco Alemanno che non vogliamo tornare agli anni '50?????????

La SlutWalk forse serve. Marciare contro i pregiudizi perbenisti è utile (purché poi non si usi il corpo per fare carriera in Parlamento o in Ufficio...)

A cena fuori ci si veste come ci pare, ognuna a seconda della sua personalità (vedi la dolce e ruvida Amy Winehouse). Al lavoro però la meritocrazia è un valore, e non vogliamo essere poromosse per la scollatura, no grazie! Amy Winehouse vendeva dischi poerché bravissima a cantare, e non per i vestiti succinti ;)

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