giovedì 23 febbraio 2012

A.A.A. Cercasi Assassino disperatamente

Fëdor Michajlovič Dostoevskij, secondo di sette figli, è il grande autore russo antiautoritario che fotografa con lucida e spietata precisione "la sofferenza per l'uomo socialmente degradato e incompreso". Riportiamo da Wikipedia: "Il 23 aprile 1849 viene arrestato per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi e imprigionato nella fortezza di Pietro e Paolo. Il 16 novembre dello stesso anno, insieme ad altri venti imputati viene condannato a morte, ma lo zar Nicola I, il 19 dicembre seguente, commuta la condanna a morte in lavori forzati a tempo indeterminato. La revoca della pena capitale, già decisa nei giorni precedenti all'esecuzione, viene comunicata allo scrittore solo sul patibolo (metodo utilizzato frequentemente a quei tempi): una forma di sadismo".

Dostoevskij, scosso psichicamente da questa destabilizzante esperienza, già epilettico (ebbe la prima crisi dopo la violenta morte del padre autoritario), scriverà Delitto e Castigo e L'idiota, due dei capolavori, insieme a Il giocatore e a I fratelli Karamàzov, non solo della letteratura russa ma mondiale.

Il nichilismo di Raskol'nikov è contemporaneo all'anarchismo insurrezionalista. Ogni volta che il Potere si sente in difficoltà (soprattutto in crisi economica) cerca un Pinelli da sacrificare, per creare quel senso di "claustrofobia", di "ansia da spread", di "caccia all'untore"...

A.A.A. Cercasi Assassino disperatamente? Meglio se anarchico, abietto, cane sciolto, nichilista, autistico, luddista, antisociale... La caccia all'anarchico pericoloso, subdolo e omicida, è un fil rouge da secoli. Di che stupirsi?

In Italia la vera emergenza è il femminicidio. (Per fortuna non è in atto nessun omicidio politico...).

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Non impedire mai a nessuno di esprimersi nella pubblica piazza: Steve Jobs ha dimostrato quanto fosse autoritario e intrinsecamente di destra..., proprio parlando nei discorsi in pubblico... Fate parlare tutti, e vi stupirete del "potere della libertà d'espressione": il Potere si svela per quello che che è, quando tiene discorsi pubblici. In pubblico il "re è nudo". Impedire di parlare, è un boomerang: sembrate voi i censori, quando non vorreste esserlo... Fate parlare tutti (senza considerare nessuno nemico) e verranno fuori tutti quegli altarini che di solito rimangono chiusi nei salotti. Far uscire gli scheletri negli armadi, è un'Operazione Trasparenza!

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