lunedì 27 maggio 2013

Più che qualunquismo, attendismo

In attesa dei dati definitivi, osservo che gli italiani alle Politiche hanno dato un Vaffa piuttosto esplicito. Ora, sono passati dal Vaffa al voltarsi dall'altro lato, in un moto di disinteresse schifato: aspettano i risultati delle Larghe intese. Temo che la prossima volta, s'inventeranno qualcos'altro. E questo qualcos'altro non avrà le forme del Riot: le vetrine hanno sempre più le saracinesche abbassate, oltretutto, causa-crisi, nessuno vuole più infrangere vetri e leggi. Ma temo che gli italiani siano in attesa. E poiché tutte volte in cui si sono "messi in standby", in attesa (del salvatore), l'Italia ha imboccato strade anti democratiche, tremo.

Gli italiani – che vedo io in giro – se ne infischiano ormai di quasi tutto: vogliono sapere solo quante tasse pagheranno a fine anno, e basta. Sapere se lavoro più per lo Stato che per loro stessi: se cioè fanno volontariato. Qualunquismo? Questo attengiamento prelude ad un “attendismo” di chi “non ci sta”, che per ora ha preferito collocarsi nell’area dell’astensione. Mi sembra come fra il ‘92 e il ‘93. Purtroppo, dopo, arrivò il ‘94

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