venerdì 21 febbraio 2014

Pier Carlo Padoan‬ (ex Ocse): «Mi hanno chiamato a fare il ministro dell'Economia»

Pier Carlo Padoan, 64 anni, non sarà un ministro dell'Economia che va a battere pugni, con promesse fantozziane. Ma un pragmatico riformista, uno studioso OCSE, uno che può dialogare con quel mastino di Olli Rehn. Si potrà ottenere flessibilità solo se si faranno prima le riforme richieste dalla Commissione.

Padoan è pro liberalizzazioni dei servizi pubblici: vuole aumentare concorrenza nei settori dei servizi e dell’energia. Ma soprattutto aumentare la competitività. Già sostenitore della lotta alla corruzione, è a favore di una maggiore flessibilità (sia in entrata che in uscita) nel mercato del lavoro. Padoan pensa che la tassazione vada diminuita su lavoro e investimenti (anche con deciso taglio a i sussidi). Ma i tagli di tasse devono essere sempre accompagnati da tagli della spesa: "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" dicono i chimici.

PierCarloPadoan, già capo economista e vicedirettore Ocse, esperienza al FMI, ex consigliere economico nei governi D'Alema e Amato, spera nel varo di un vero e proprio mercato transatlantico, Europa-USA, per far fronte al rallentamento dei Brics. Vuole semplificare la PA nazionale e locale e la giustizia amministrativa; tagliare le tasse su imprese e lavoro, grazie a tagli di spesa. Ritiene che il sistema educativo debba acquistare efficienza, diventando più orientato al mondo del lavoro. Auspica un sistema di ricerca e innovazione integrato nel sistema europeo e globale.

L'Italia è stata ipnotizzata almeno due volte in 150 anni. Tutte le volte è finita in un disastro. Ecco speriamo che questa volta si facciano riforme, senza grandi salti nel vuoto.

"L'Italia è una macchina lanciata ad alta velocità, ma che va col freno a mano tirato" ha dichiarato Pier Carlo Padoan.

 

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