martedì 12 gennaio 2010

Ai toy boys di Mrs. Robinson preferiamo i bassi dati sull'occupazione femminile

Mi ha divertito leggere la brillante versione di Mrs. Robinson (nomen omen!) commentata con la consueta arguzia da Natalia Aspesi (su La Repubblica), ma alla signora reazionaria dell'Ulster (omofoba, ex?-sessuofoba e che evade le tasse) in cerca di Toy boys, mi disinteresso. Se ne occupino il fisco Uk e la bravissima Aspesi!

Preferisco leggere i dati dell'Istat (dati 2008) che dicono che in Italia lavora la metà delle donne: 47,2 donne contro 70,3 uomini.
Inoltre l'Italia si piazza tra i paesi a bassa fecondità, con 1,41 figli per donna nel 2008: si tratta comunque del livello più alto registrato negli ultimi dieci anni e va attribuito soprattutto alla componente straniera.

Chissà se la bassa occupazione femminile non sia da attribuire alla bassa spesa in istruzione? Questa nel 2007 ha raggiunto in Italia il 3,7% in rapporto al Pil, molto al di sotto della media europea del 5,1% (dati 2006).

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.