Mentre il Ministro Giulio Tremonti scopre il bello dei No Global (chissà se di nascosto sotto il gessato mette magliette con scritte come Crash Capitalism o legge i libri di Naomi Klein...) e, un po' fuori tempo massimo rispetto alla storia, sconfessa la Tatcher e recita l'elogio del Posto Fisso (mentre, con l'altra mano, in Parlamento aumenta la flessibilità dei lavoratori), Paolo Villaggio che, sul personaggio di Fantozzi ha costruito la parodia del Posto Fisso, entra a gamba tesa nel dibattito in corso. E dice: "Qui tutto è fisso" dal presidente del consiglio al gioco del lotto a stipendio fisso. Ma con vena caustica, conclude, a proposito dei lavoratori medi: "Il loro sogno non è il posto fisso, è essere fotografati con una velina". [Fonte: Corriere della Sera]
Non dubitavamo che il velinismo e le escort sarebbero rispuntate fuori. Ormai in ogni salsa.
Del resto è un pensiero fisso. "I modelli sono le veline, escort, calciatori di successo, qualche attore e i politici tutti". Il corpo delle donne ritorna in prima pagina, come premio (o surrogato?) agli impiegati stakanovisti.
Per le donne, riprendere in mano le redini del proprio destino e riappropriarsi del proprio corpo, sarebbe già un passo avanti: anche perché non vorremmo che l'utopia del Posto Fisso, già finita nel cestino della globalization, venisse rimetabolizzata e rielaborata proprio ai danni delle donne, il cui corpo è ormai il parafulmine preferito dell'attuale scontro politico.
“The fault, dear Brutus, lies not in our stars but in ourselves.” (Julius Ceasar by William Shakespeare)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.