Sdoganate dal nostro Premier, le battute sulle donne ormai dilagano. Perfino un giornale, non della galassia berlusconiana, come La Stampa, è incappato nell'ennesima gaffe. Riporta Camilla Baresani nella sua rubrica "Asterisco" sul Magazine del Corriere della Sera: "Didascalia di una foto (...): Appena seduta le rughe sono apparse senza pietà". Di chi si parla? Di una befana? Chi è così rugosa da meritare tanta acrimonia e tanta violenza verbale? Leggendo La Stampa, scopriamo che si tratta della 62enne Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, seduta accanto al 90enne Henry Kissinger. Ora: secondo voi, avrà più rughe e sarà più cadente la Clinton o il vecchio Kissinger? Commenta Baresani che il disprezzo per le donne di mezza età salta fuori anche nei posti più impensabili, per concludere: "Basti pensare che per i maschi non esiste l'equivalente di befana: al limite, quando un signore galante è parecchio su d'età, lo chiamano Papi". Il maschilismo è insomma nel Dna dell'italianità?
Un altro aneddoto, solo per dimostrare come il maschilismo imperi sui media. Sull'editoriale ORSI & TORI di Milano Finanza del 10 ottobre, Paolo Panerai si è cimentato su un pezzo che avrebbe dovuto fare sorridere i suoi lettori (maschi?), ma lascia basite noi lettrici donne. Partendo da un'analisi su Berlusconi tratta dal Wall Street Journal (proprietà di Rupert Murdoch, attuale antagonista del Premier italiano), Panerai si è soffermato sulla risposta di Rosy Bindi alla famosa gaffe di Berlusconi ("Ho sempre pensato che lei fosse più bella che intelligente"). Secondo Panerai, Berlusconi avrebbe voluto (e per il bene del paese si è astenuto!) rispondere al "Non sono una donna a sua disposizione" con una battuta ancora più folgorante ed esilarante: una nuova gaffe di largo consumo, un non detto che (dice Panerai) avrebbe regalato a Vespa un incredibile picco d'audience... e a noi donne, l'affondo finale?
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