giovedì 8 marzo 2012

Atene forse si salverà. L'Europa val bene una messa?

Gli investitori privati aderiscono al 75% allo scambio del debito greco, offrendo una chance alla Grecia. L'Europa capirà che può salvarsi solo se con più Europa? Speriamo.

Jean Monnet diceva che "l'Europa si fa nelle crisi". Ora la crisi c'è, e l'occasione (la "finestra di opportunità") va colta. Non capirlo è un suicidio.

Gli europei faticano a capire che i BRIC avanzano a passi da gigante, e l'Europa rischia solo di essere il "Vecchio Continente"?

Barbara Spinelli, l'unica editorialista lucida in questi anni di crisi, lo dice chiaro e forte: "Nel 2014, cioè domani, si voterà per il nuovo Parlamento europeo. È sperabile che fra tanti partiti ce ne sia uno che abbandoni gli occhiali nazionali (non fanno vedere più nulla) e inforchi gli occhiali cosmopolitici che vedano e progettino gli Stati Uniti d'Europa. La non - Europa già ci è costata tanto, troppo. Il federalismo non è un'opzione tra le altre: è una via obbligata. Gli Stati-nazione sono più gracili di un'unione. La storia americana, e i suoi regressi, ce lo mostrano con evidenza".

O Europa o morte: lo capiranno gli Stati europei, che da soli - singolarmente, faranno la fine dei vasi di coccio, stritolati e frantumati fra i vasi di ferro?
M.C.

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