venerdì 23 marzo 2012

Vuoto poetico: No Future

A chi mi chiede come mi sento, "svuotata", ma non una pagina bianca per ricominciare..., proprio risucchiata in un buco nero, svuotata come dopo un'emorragia di pensieri - frasi - parole - idee. Dopo 800 giorni di finto interessamento, come dovrei sentirmi?

Ringrazio questo Post a-poetico di Fabio Chiusi che mi ha ridestata dal vuotocosmico in cui stavo precipitando. A volte un Post ti arriva come un cazzotto nello stomaco, una tirata per i capelli, e ti mostra il fotone solitario in fondo alla camera oscura. Un Post che ti ricorda un amico del passato che ci manca, ma sappiamo di aver perso per sempre (R.B.). A volte l'illuminazione capita. A volte succede. Thanks ;)
Mirella

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"Manca la pagina bianca, non avere nulla da dire.

Manca il pensiero privato, quello che possiamo soltanto a noi stessi – e però ci arricchisce.

Manca il coraggio di metterci a nudo, dire tutto. Anche quello che non vorremmo. Anche degli altri.

Manca la volontà che serve a rinunciare a gratificazioni immediate. O, se necessario, a qualsiasi gratificazione – nel tempo, o dopo il tempo.

Manca il rispetto per ciò che non dice, ma suggerisce. Che non è fatto o menzogna, ma l’uno e l’altra.

Manca l’attenzione per l’inutile, l’ordinario, il rifiutato dalla cronaca e dalla storia.

Manca l’affetto per chi non abbiamo conosciuto. Per ciò che non siamo.

Manca ciò che non sapevamo di essere.

Manca il tentativo di afferrare l’incomprensibile.

Manca la confessione, ma pubblica – su carta. Che parla di noi al singolare e al plurale.

Mancano i messaggi senza destinatario, le bottiglie affidate al mare nella speranza che, prima o poi, uno sconosciuto le raccolga.

Mancano le sensazioni assolute. Caricature, ma eterne.

Mancano gli assenti che ci aiutano a reggere il dolore e la morte".

IlNichilista

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