martedì 14 dicembre 2010

Julian Assange libero su cauzione! (Ma fra 48 ore). Perché la Svizzera non ha mai bloccato i conti a Hitler, ma a WikiLeaks sì

Julian Assange è libero su cauzione. Con un braccialetto elettronico anti-fuga. Mentre Roma brucia come ai tempi di Nerone (o Berlusconi estinguerà i mutui anche ai precari, pagherà paghette agli studenti squattrinati...?), la Rete tira un sospiro di sollievo.

Per un condom bucato non è il caso di far crollare Internet con Operation Payback... A tutto c'è un limite: il 77 va in onda per le strade di Roma, la Rete per ora archivia il 68 digitale e si dà al mediattivismo. Ma per essere Anonymous in Rete, un consiglio: Tor!

Vi siete mai chiesti come mai la Svizzera non bloccò i conti a Hitler, ma a WikiLeaks sì? Scrive ZeusNews: "La vera notizia allora è questa: il panico da ancient régime che ha travolto selvaggiamente tutti, dal non-occidentale Putin all'occidentalissima Clinton."Arrestatelo!", "Minaccia il mondo!", "Pena di morte!", "Fatelo fuori alla svelta!". Non sono i talebani a gridarlo o i mandarini cinesi, ma proprio i nostri civilissimi e acculturati parlamentari e ministri. La Svizzera, a un certo punto, ha addirittura sospeso i conti del povero Assange: non l'aveva fatto con Hitler, non lo fa coi mafiosi - lo fa con Wikileaks, cioè con internet, che evidentemente gli fa molta più paura.(...) Il diritto di cronaca ufficialmente non esiste più e il giornalismo è fuorilegge. Non solo in Iran o in Cina ma proprio qui da noi, in America e Europa. E la libertà? E il liberismo? E chi se ne fotte."

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