Arianna (Huffington) contro Tina (Brown). Sono due donne super toste, due giornaliste con un pedigree da infarto m a soprattutto sono due donne che scommettono sul futuro del giornalismo: online. Sì, cari direttori (spesso uomini), qui si parla di blogger e giornalisti di News. Come andrà a finire la "guerra delle due rose"? Le spine pungono e non sarà un pranzo di gala! Ma dimostrerà ancora una volta che il giornalismo, di carta o di bit, è il mestiere più bello del mondo. E vale la pena seguire questa guerra al femminile: l'HuffingtonPost, con i suoi fan reporter, è una potenza 2.0, mentre Mrs. Brown è una direttora che la sa lunga. Certo è da vedere se le riuscirà prima la conquista di Newsweek (in grande affanno) e quindi l'eventuale integrazione con il suo, di nicchia, Daily Beast.
Ma la guerra delle News e dei Post non deve far temere il tramonto del cartaceo. Lunga vita alla carta: secondo uno studio di Microsoft advertising, ogni dollaro speso per l'inserzione pubblicitaria su un giornale di carta ne genera almeno 5. Ben più della Tv , il cui ritorno d'investimento è la metà (2,15) o dei media digitali (3,44).
P.s.: Mentre l'Italia annega nei dossier e nella macchina del fango (a proposito: solidarietà a Marcegaglia e Riotta!), la guerra delle "due rose" fra Arianna e Tina ci sembra aria fresca! Contro l'informazione avvelenata dalla malafede, c'è solo una via: giornalismo vero! Concorrenza (vera) fra giornali! E basta dossier, ma scoop :)
M.C.
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