martedì 1 marzo 2011

Lezione teutonica di stile: per un plagio si dimette il ministro della Difesa

Un plagio è motivo di imbarazzo? In Italia no: il copia-e-incolla (Cut and paste) di Word e dei vari word processor è sport nazionale, motivo di vanto, una scorciatoia, un'astuzia degna di Ulisse. MAI citare le fonti è una sindrome di supremazia intellettuale. In Italia intere carriere prevedono nel C.V. la copia di interi pezzi, senza uno straccio di link (anche a fondo pagina e in Font microscopico), perché tanto, magari, si è copiato da un "sito minore", da un giornalista non mainstream e non carrierista, a uno che scrive per hobby e per divertissement personale. Sicuramente un povero-idiota-a-cui-saccheggiare il blog senza se e senza ma. In Germania la meritocrazia non è un optional: Karl-Theodor zu Guttenberg dà una lezione di stile a tutta Europa e anche alla "copiona" Cina, che sul plagio (di iPhone, console di gioco, siti Internet, Rolex, tessile eccetera) ha costruito la sua fortuna.

L'ateneo di Bayreuth ha appurato il plagio, denunciato da un giornale nelle scorse settimane, e potrebbe revocare il dottorato in diritto internazionale al giovane brillante ministro, dalla €(ex) carriera in ascesa nella Cdu. Zu Guttenberg, uno che è avvezzo al cut-and-paste almeno per apporre la sua firma per esteso in calce ai documenti (con i suoi infiniti cognomi blasonatissimi...), ha rassegnato le dimissioni all'inflessibile Angela Merkel.

In Italia? Lo avrebbero preso in giro tutti, immaginiamo: plagio? Macché: è come ascoltare al bar o in metrò i discorsi della vicina, fa prte del "mestiere" (quale? Origliare?). Come vengono prese in giro le mamme che cercano di insegnare due lingue ai bambini fin da piccoli (come se "essere bilingue" fosse una colpa, un demerito...), che tentano di offrire una cultura non televisiva ai propri figli... Copiare - plagiare - essere "furbetti" simpatici - cercare sempre scorciatoie - farsi raccomandare: sport nazional-popolare. Chi cita le fonti, è un povero sciocco. Tutto qui.

Sì, il berlusconismo ha fatto danni, è innegabile. Ma ha fatto danni su una cultura degradata dalla shortcut massificata. Insomma, il berlusconismo (con tutti i suoi vizi) ha trovato humus favorevole. E non sarà facile ricostruire nel post-berlusconismo: l'Italietta berlusconiana ci porta al declino, ma l'Italietta dei furbetti spazia da destra a sinistra. E fa bella copia di sé in ogni vetrina pubblica.

"Non sarà facile, ma sai, si muore un po' per poter vivere. Arriverderci amore ciao..." (Battiato)

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