Il tempismo non deve essere il forte della Direttora. Quella de Il Diavolo veste Prada, ma anche la sua collega made in Italy. Succede che Fabio Chiusi rileva una contraddizione fra la (sacrosanta) battaglia di Vogue Italia per chiudere i siti pro anoressia (anche se non è con la censura online che si combatte la guerra a una malattia) e le modelle scelte dalla stessa rivista (decisamente sottopeso almeno a guardare la foto sul Blog di Alessandro Gilioli).
Ma non finisce qui. Vogue America è stato sommerso da critiche e proteste (anche l’Atlantic ne ha fatto un caso) per aver dedicato un pezzo alla “rosa nel deserto” Asma Al-Assad, moglie del presidente Assad, il dittatore siriano travolto dalle proteste di Piazza. Rivolte costate oltre 150 morti, soprattutto fra i civili. Pubblicizzare certe donne non fa bene a tutte le donne...?
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