martedì 17 maggio 2011

Christine Lagarde: Una donna al posto di DSK?

Comunque siano andate le cose - e chi sarà messo al posto di DSK, porterà inevitabilmente la "firma" del complotto (se c'è stato: ma questo lo sa solo l'ex uomo più potente del mondo...) - per le "donne carrieriste" potrebbe esserci una svolta imprevista. I conservatori francesi, dopo aver rinfrescato Sarkò (futuro padre con Carlà) alle prossime presidenziali, dopo essersi scrollati di dosso un innovatore di sinistra al FMI (magari con velleità riformiste anche su W-S), dopo aver puntellato l'asse (di destra) Sarkò-Cameron-Merkel (dove ora a vacillare è solo il vertice tedesco, pur essendo quello che meglio ha fatto in economia!), premono per mettere Christine Lagarde sulla seggiola più alta dell'economia mondiale. Una donna al posto del donnaiolo DSK. Che nemesi. In tutti i sensi.

Per chi non crede ai complotti, benvenuto nel mondo di Alice in Wonderland: ma, comunque sia, per il pragmatico Obama, Madame Lagarde potrebbe essere un "caso interessante". Diverso il caso se fosse arrivato un cinese o anche un americano. La signora di ferro sa far saltare i nervi anche a Tremonti. E la Francia... beh, la Francia - operaia o della gauche caviar - riceverà una Cura-Global-Marchionne da cavallo. Altro che scioperi! Se Parigi vale una Messa, ce lo dirà l'Iron lady francese... Poi, dopo la Francia, anche l'Italia avrà la sua "dose di riforme" se non vuol finire come la Grecia. Geniale, no? (E non dite che i conservatori francesi non ne sanno una più del diavolo...).

Che diabolica Carlà, che rimane incinta per dare la telenovela-presidenziale in pasto alle ore 20.00 dei TG invece degli scioperi/dei tagli/delle Riforme... Se va avanti così farà sfigurare Caterina de' Medici!

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