Occupazione al palo. Ripresa
stentata. Produttività e competitività ai minimi termini.
Natività bassa. Il Rapporto annuale
Istat vede
un italiano su 4 alle prese con la
povertà. Tutto il peso della crisi scaricato sulle spalle delle
donne e dei
giovani, le vere vittime della mancata crescita del paese. Le donne,
retribuite il 20% in meno, sono il capro espiatorio dei ribassi. La disoccupazione giovanile ormai colpisce
un ragazzo su tre. Per la cronaca: mancano anche all'appello 2 milioni di ragazzi. Mentre le Agenzie di Rating "giocano" con il cerino delle triple A o dei Negative Watch, in un paese che ha come palla al piede un Debito pubblico elefantiaco (che sta per toccare i massimi di 14 anni fa, prima delle liberalizzazioni e delle troppo timide Riforme), l'Italia dovrebbe voltare pagina. Tutto ciò accade mentre il resto del mondo (Germania in testa) ha ripreso a correre. Il potere d'acquisto obbliga le famiglie a
dar fondo ai risparmi. Un quinto dei ragazzi
abbandona la scuola prima del tempo.
Milanesi, la
vera scossa può ripartire da voi. Per staccare la spina a un'esperienza che ci sta portando sull'orlo della Grecia e della Spagna...
Le donne certamente sono coloro che pagano di più questo periodo di crisi. Però esistono anche delle eccezioni. Le donne sono coraggiose, lo sappiamo bene, e sanno anche dimostrarlo.
RispondiEliminahttp://lenuoveciabatteverdi.blogspot.com/2011/06/il-boom-delle-imprenditrici-straniere.html
Sono di parte e vi suggerisco questo post sul mio blog.
ciao bea