giovedì 13 ottobre 2011

V per Vendetta: contro i palazzi del potere

"Eppure la maschera e le parole di V sono riuscite a ricavarsi un loro spazio nell'immaginario rivoluzionario, al pari del passamontagna del sub-comandante Marcos, il baschetto del Che, il fazzoletto dei sandinisti e la kefia palestinese. "Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni", dice V. Yes we camp, dicono i ragazzi dalk campeggio improvvisato davanti a Bankitalia.

Da Wall Street a Roma gli indignati di tutto il mondo indossano la maschera ghignante di V di Guy Fawkes, il cospiratore britannico che il 5 novembre 1605 cercò di far saltare in aria il Parlamento inglese, passando alla storia per il "giorno delle polveri".

"Il palazzo è un simbolo - dice V nel film dei registi di Matrix, tratto dall'omonimo fumetto scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd - come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo".

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