domenica 7 novembre 2010

Monica Bellucci, καλὸς καὶ ἀγαθός si declina al femminile

Evviva la frivolezza. Ma un po' pensata, dai. La bellezza può essere una grande fortuna e una compagna giocosa, ma anche una tiranna, una perversione, una condanna, una prostituta da prostibolo... tutto e il contrario di tutto. Ma nella tradizione greca è innanzitutto il binomio inscindibile, in cui etica sposa l'estetica: "Kalòs kai Agathòs" (καλὸς καὶ ἀγαθός).

Scrive oggi su La Repubblica Adriano Sofri a proposito dell' "abuso di potere": "Il rospo bacia la bella e resta rospo, la bella finisce in questura fra la sezione furti e la buoncostume".

Ciò accade alle belle che, come Narciso del mito, si perdono nello specchio (d'acqua) per annegarvi dentro, rimangono solo ancorate all'estetica, senza mai lavorare su se stesse e sul proprio futuro di donne emancipate (detto brutalmente: bimbe, la bellezza passa! Se siete bellissime lo resterete fino a 42-45 anni, poi sarete magari delle belle signore, ma cambierete... inesorabilmente! Con o senza l'aiuto del chirurgo/demiurgo).

Monica Bellucci ci ricorda che tutte le bellissime, se non finiscono in questure (o perché tirano fumogeni ai sindacalisti o perché si vendono al primo ricco che trovano) arrivano prima o poi a un bivio: o vivere della propria bellezza e fare la fine di Mimnermo (entrare nel Club 27, dei suicidi entro i 27 anni: quelli che vogliono morire all'acme della propria bellezza, gioventù e forza: senza vedersi invecchiare, senza fare la fine delle "foglie" d'autunno...) o di Narciso (annegare nella propria contemplazione di sè); oppure, imparare a essere ludicamente sagge: "Carpe Diem", cogliete l'attimo di ogni vostra stagione (potete essere giovani un po' incoscienti e/o punk/creative a 17 anni, 25enni studiose, curiose e disinibite, 30enni amanti, mamme che insegnano ai figli a camminare con le proprie gambe, 40enni professioniste e 50enni di nuovo curiose e appassionate come a 20... insomma sbizzarritevi: qui è come il Lego, ricombinate i pezzi a vostro modo :)

Finire in Questura non è MAI divertente. Monica Bellucci non è snob, e poi è la moglie di Vincent Cassel, l'anarco-attore de L'Odio e di Nemico Pubblico numero 1, dedicato al bandito Jacques Mesrine. Insomma non è solo una strepitosa ex modella in cerca di regista, è anche una mamma di due bambine, una che ha fatto dal LiceoClassico alla gavetta nel mondo (durissimo) della moda e ha qualcosa da dire sia alle troppo belle che vedono la bellezza come una gabbia sia alle troppo belle che temono veder sfiorire una bellezza pazzesca; ma anche a tutte le ragazze ed ex ragazze normali che cercano se stesse, un posto nel mondo del lavoro e vogliono mettersi in gioco in modo allegro e gentile (il che di questi tempi, sembra revolutionnaire et Romantique...)

M.C.

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