mercoledì 10 novembre 2010

Un'altra Italia è possibile (senza dover sacrificare le donne e l'ironia): grazie a Fazio-Saviano-Benigni

Esiste un'altra Rai. Che dimostra che, se grattiamo la scorza della patina luccicante tutta lustrini e paillettes, sotto sotto esiste un'altra Italia. Meno effimera ma più ironica, meno dopata ma più giocosa, meno farisaica ma più pragmatica, meno morbosa ma più realista del re. Ce la mostrano con garbata ironia (e senza moralismo!) Fazio-Saviano-Benigni. Benigni è zero-de-conduit ma geniale ("Roooooosy, sacrificati per il partito!" detto di Rosy Bindi). Saviano (escluso lo "scivolone" sul grande Sciascia, uno che difendeva le regole sempre, anche contro la finta-anti-mafia: difendere i princìpi sì, mai difendere le caste autoreferenziali!) rimane un autore di culto in Italia e all'estero, in grado di coniugare l'impegno civile con un linguaggio fresco e non pomposo. L'idea degli "elenchi" (l'elenco, da quello omerico delle navi, è la prima forma di "letteratura" della storia) porta il Reading in Tv, e in un colpo solo fa fuori il Trash che è in noi.

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