sabato 12 febbraio 2011

Italia, svegliati: Le donne italiane non sono uno stereotipo ma vogliono ABBATTERE IL GENDER GAP!

I Liberali neo-libertini dicono che le italiane devono fare ciò che vogliono ("E ci mancherebbe!"), ma poi in Tv la moglie è compunta e devota, la velina bella e scema, la donna in carriera acida e incattivita, e se la carriera fa flop (magari perché sorpassate dalla signorina che ha scoperto di "sedere sulla sua fortuna"... Così parlano gli eleganti liberali!), la prendono in giro tacciandola come "donna in corriera".

Le donne italiane chiedono RISPETTO e dicono BASTA. BASTA AGLI STEREOTIPI e AL GENDER GAP. Siamo donne e diciamo basta. Basta non solo al Sultano per il quale la meritocrazia è un fattore estetico e che scambia il Fattore B con il Lato B.

Le donne italiane danno i numeri. Dall'Invalsi e dai dati Ocse emerge che i maschi italiani sono sempre più indietro, cresce il divario dalle compagne, ma ciò nonostante in Italia cresce anche il Gender Gap.

Le donne italiane si diplomano e laureano di più e meglio, ma guadagnano il 16,8% meno dei colleghi maschi. Una donna su quattro abbandona il lavoro dopo la maternità. Su 100 bambini solo 10 trovano posto in un asilo nido (meno di 5 su 100 in uno comunale). Le donne ministro sono il 21% del totale, le parlamentari sono meno di un quinto. Nelle società quotate la presenza femminile nei Cda è appena al 6,8%; le donne Ad sfiorano il 3,8%.

L'Italia continua a perdere posizioni nella classifica delle pari opportunità tra uomini e donne: nel rapporto 2010 del World Economic Forum (Wef) l'Italia con il suo 74mo posto (su 134 Paesi analizzati) arretra di due posizioni rispetto al 2009 ed è il fanalino di coda dell'Unione Europea. Maglia nera UE, seguita, tra i Paesi avanzati, solo dal Giappone ma preceduta da Repubblica Domenicana, Vietnam, Ghana, Malawi, Romania e Tanzania. Ai vertici della classifica svettano, nell'ordine, Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia, in fondo ci sono Mali, Pakistan, Ciad e Yemen.

Questo significa che nel Paese esiste un gender gap? SI' ed è per questo che il 13 febbraio le donne italiane - stufe di essere divise fra sante e puttane (siamo solo felicemente donne!!!) - scendono in piazza. Per dire basta a un'Italia in crisi, non solo economica ma d'identità, e dove il Fattore De la Womenomics sono concetti "troppo sofisticati" per i liberali e non invece il pane quotidiano del nostro agire pubblico e privato.

Car* italian*, siamo donne: diciamo basta. Vogliamo il pane e le rose :)
M.C.

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