mercoledì 16 febbraio 2011

L'Italia non è un paese per donne! Quote rosa boicottate, mentre alcuni casi di cronaca giudiziaria lasciano interdetti

Due fatti che nulla hanno a che fare fra loro. Confindustria, Abi e Ania chiedono ufficialmente al Senato di cambiare la Legge, anche se il presidente del Senato aveva chiesto una rapida approvazione. La richiesta diretta, inusuale rispetto alla più tradizionale attività di Lobby, dimostra che le Quote Rosa sono boicottate, e la firmataria Lella Golfo è amareggiata dall'atteggiamento dei "poteri forti".

Altri due casi di cronaca giudiziaria lasciano basito il mondo femminile. Un caso di omicidio, in cui la Legge sullo Stalking non potè essere utilizzata, rimane irrisolto. In un caso di stupro bolognese, tre ragazzi sono stati assolti perché la ragazza li conosceva. Non può esserci "stupro fra amici" o ex fidanzati? Anche nei casi di reati contro le donne, c'è un Cultural Divide (divario culturale) che sembra non essere scalfito da nulla...

Per costruire una "società a misura di donne" ci vuole volontà e cultura. Ma certe decisioni sembrano remare contro e voler mantenere il Gender Gap delle donne in Italia rispetto al resto del mondo...

Il 6 aprile toccherà a Ruby, parte lesa nel processo contro il Premier: speriamo che la severità torni nei reati commessi contro le donne, come auspica, in altri casi giudiziari, il ministro per le Pari Opportunità.

Le Pari Opportunità devono valere per tutti: ricche o povere, nipoti di Rais o solo dei propri parenti, italiane e straniere come la marocchina Ruby.

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