giovedì 8 aprile 2010

Elogio della follia (delle streghe e dell'ateismo di Piergiorgio Odifreddi)

Il simpatico, colto e brillante matematico Piergiorgio Odifreddi ha rischiato grosso alla puntata di Porta A Porta: anche meno di due secoli fa l’avrebbero bruciato sul rogo. Come Giordano Bruno a Campo de' Fiori. Se fosse stato donna, poi, solo una manciata di centinaia d'anni fa, avrebbe rischiato un processo per stregoneria. Dire a gran voce di essere atei in Tv è diventato un crimine nell'Italia del 2010. Un reato, come la clandestinità...

Ma Odifreddi ha affrontato il processo mediatico (da unico imputato) di Porta a Porta e i professionisti di fede fondamentalista, con l'aplomb del vero non credente: ironico, spiritoso e senza astio. Mentre la Tv ci rifila corpi di donne mercificati in ogni angolo e il Premier i suoi passatempi non proprio casti a ogni ora del giorno, è invece vietato dire in Tv "Sono ateo".

Ma l'apice del ridicolo è stato raggiunto con la minacciosa ammonizione di Messori: “Ti avverto che sono in pochissimi al mondo a pensarla come te”.

Ah, la dittatura della maggioranza! Il centralismo democratico!

...Ecco cosa mancava come ciliegina sulla torta da aggiungere alle accuse alle nèo streghe della RU486 e ai liberi pensatori come Odifreddi: l'accusa di essere una sparuta minoranza (ma ne siamo proprio, proprio sicuri?). Degna di finire sul rogo virtuale dell'aurea mediocracy (e dell'aurea mediocritas in video) all'italiana. Le minoranze in Tv non sono ben tollerate.

Da leggere: "Laici di tutta Italia, unitevi " (MyTube di Enrico Franceschini - La Repubblica)

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