Stefania Craxi ha chiesto un passo indietro. Riformare la giustizia in senso europeo, fa parte delle riforme di cui il paese ha necessità: ma non di "norme ad personam", solo per un imputato, ma di riforme vere. Riportare le lancette dell'orologio della Storia del paese indietro di 30 anni, a un periodo buio, è anacronistico. Un insulto all'intelligenza degli italiani.
Dopo le "cronache rosa" postribolari, "barzellette sporche" da quinta elementare "che non fanno ridere nessuno", ecco un'altra pagina di cronaca (nera) che lascia impietriti. Mentre il debito pubblico corre, mentre la globalizzazione non dà tregua, mentre il paese rimane fermo-sulla-gambe da 20 anni (a meno che non vogliamo accontentarci delle pur lodevoli iniziative patente a punti e stop al fumo nei ristoranti...), forse è il caso di tirare le somme. E chiudere parentesi guardando al mondo-che-c'-è-là-fuori e di cui vorremmo far parte con la storia e la creatività che contraddistinguono l'Italia da secoli.
INTERVISTA ESCLUSIVA AD «A»: Stefania Craxi: «Berlusconi ti voglio bene, ma devi fare un passo indietro»
- Repubblica.it: Quirinale in campo di GIUSEPPE D'AVANZO
- Menzogna come bandiera di BARBARA SPINELLI
- Sora Cesira: "New Law, new Law"
- Silvio può, Lassini no di MARCO BRACCONI
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.